Come ogni anno, durante gli incontri internazionali dell’estate migliaia di giovani si ritroveranno a Taizé. Quest’anno però, date le numerose ricorrenze che si celebreranno nel 2015, sarà differente. Inoltre, per la prima volta, tutti i fratelli che vivono nelle fraternità dei diversi continenti rientreranno a Taizé e tutta la comunità si ritroverà per alcuni giorni.
Il culmine dell’estate sarà dal 9 al 16 agosto: il “raduno per una nuova solidarietà” sarà una settimana per i ragazzi tra i 18 e i 35 con lo stesso numero di partecipanti delle altre settimane di agosto, ma riservato a una determinata fascia d’età. Durante la settimana ci saranno dei cambiamenti:
Il 16 agosto alle 16, la comunità vi invita a una preghiera in memoria di frère Roger che riunirà un centinaio di responsabili delle Chiese, i rappresentanti di altre religioni e giovani di tutti i continenti. Coloro che arrivano a Taizé per la settimana dal 16 al 23 agosto sono invitati a venire a partire dalla domenica mattina. Coloro che desiderano possono partecipare alla preghiera senza bisogno di iscriversi. Se il tempo lo permetterà, la preghiera si svolgerà all’aperto.
A partire dal mese di luglio, ogni settimana si può partecipare a dei workshops per declinare la ricerca di una solidarietà nuova. Testimoni impegnati nelle problematiche sociali, migratorie o ambientali, giovani partecipanti al gruppo “solidarietà nuova”: la riflessione toccherà il suo momento più intenso. Durante la settimana dal 9 al 16 agosto un centinaio di relatori parteciperanno agli atelier ai quali uniranno numerosi responsabili delle Chiese. La lista di coloro che hanno già confermato la loro presenza è stata pubblicata sul sito web.
Ricordiamo, tra i rappresentanti delle Chiese cristiane:
Il programma giornaliero sarà pubblicato all’inizio di agosto.
Dal 5 al 12 luglio durante la “settimana di riflessione sull’attualità della vocazione”, circa 350 giovani, uomini e donne impegnate nella vita religiosa o monastica si sono riuniti a Taizé, cattolici, protestanti e ortodossi di 52 paesi. Ogni giorno, gli oratori sono stati invitati a rivolgersi a loro. La lista completa e i primi interventi già trascritti sono stati pubblicati sul sito.
Queste ultime settimane a Taizé sono state segnate da un’accoglienza particolare dei bambini. In questo anno di ricorrenze, è significativo che sia stata ricordata la particolare attenzione che frère Roger riservava ai più piccoli. A luglio, è stata organizzata una settimana speciale nel quartiere delle famiglie a Olinda: nel quadro della ricerca di una “solidarietà nuova”, sono state invitate delle famiglie che altrimenti non avrebbero avuto né l’idea né i mezzi di venire a Taizé.
Precedentemente, otto bambini dell’Ucraina orientale erano stati accolti per tre settimane di vacanza. All’inizio dell’estate hanno tenuto un concerto aperto a tutti.
In occasione dell’anniversario della sua fondazione, la comunità era alla ricerca di un gesto da condividere con le persone che vivono nella regione intorno a Taizé. È nata così l’idea di ritrovarsi sulle rive di un lago, a qualche chilometro da Taizé, per un pomeriggio con i bambini e i loro genitori. Quel pomeriggio è stato parte dei tre gesti di solidarietà proposti dalla comunità per l’estate 2015. Gli altri due sono riportati più in dettaglio sulla pagina di Opération Espérance: una raccolta di medicinali per Cuba, alla quale è possibile contribuire fino ad agosto, e un’azione per un campo rifugiato in Giordania.
Intorno al 12 maggio, il 100esimo anniversario della nascita di frère Roger e durante le ultime settimane, numerosi gruppi di giovani si sono ritrovati per un momento di preghiera con i canti di Taizé e un gesto concreto di solidarietà. Sono stati condivisi racconti dai cinque continenti, alcuni dei quali sono stati pubblicati on line.
L’esperienza delle “piccole fraternità temporanee” continua. Tra i giovani inviati nelle fraternità per alcune settimane, Natalie (Germania), Miriam (Germania) e Lena (Francia) hanno scritto dopo il loro soggiorno in Bellvitge (Spagna):
“Abbiamo lavorato ogni giorno in parrocchia: abbiamo aiutato al banco alimentare, dipinto i muri, lavorato con in bambini in un campo estivo. Abbiamo apprezzato molto la possibilità di poter incontrare così le persone e condividere un po’ della loro vita. Qui le persone vivono la solidarietà in modo concreto, ma anche in un modo molto discreto. Ciò vuol dire principalmente lavorare e prendere il tempo di ascoltarsi e condividere le gioie quotidiane. Solidarietà non significa avere molto da dare o fare molto per aiutare, ma essere tra le persone e condividere con loro.”
Nella tua ricerca, Dio di misericordia, ti chiediamo pace per il nostro cuore, e quella pace è nello sguardo d’infinita bontà che tu posi sulla vita di ognuno di noi.