Facendo una visita in Francia in vista di alcuni scambi culturali, accademici e interreligiosi, il Molto Venerabile Jaseung, presidente del più grande ordine monastico buddista della Corea, l’ordine Jogye (sette mila monaci, sei mila monache), ha desiderato passare la giornata del 29 settembre a Taizé. Accompagnato da altri dieci monaci, ha assistito alla preghiera di mezzogiorno della comunità e ha condiviso il pranzo con i fratelli. Alcuni momenti di scambio con fr. Alois hanno portato a riflettere sul tema: in che cosa la vita monastica permette a uomini di tradizioni diverse di essere così vicini l’uno all’altro? Si sono anche valutate delle possibilità di collaborazione per il futuro. Il prossimo incontro interreligioso di Assisi, al quale il venerabile Jaseung e fr. Alois parteciperanno, è stato delineato come un segno di speranza.
Due fratelli sono stati in Finlandia nel settembre scorso. Uno dei due ha scritto: Con il 73,9% della Finlandia ricoperto da foreste, non è difficile immaginare che la gente abbia un’espressione si mile a questa: “È l’albero che nasconde la foresta”. In finlandese è: “Ei nae metsää puilta” che significa: non vedere che le singole parti e non l’insieme. All’inizio si notano per la maggio parte gli “alberi esotici” cioè coloro che si distinguono dagli altri alberi della foresta. Per esempio gli immigrati, a Helsinki e nelle altre grandi città finlandesi, con i loro abiti sgargianti, le donne spesso velate e talvolta confuse come musulmane, per la maggior parte non sono che cristiane dell’Iran o dell’Irak, Tunisia o Pakistan. Nel 2011, 140.000 persone di origine straniera risiedono in Finlandia, il che corrisponde al 2,7% della popolazione.
Uno dei due fratelli ha scritto: Il pomeriggio stesso siamo partiti per Soweto con il parroco della grande Parrocchia Regina Mundi. Don Ben è molto accogliente e commesso per il fatto che siamo allogiati da lui. È venuto a Taizé durante i suoi studi in Irlanda. Dalla sua parrocchia, luogo storico di lotta contro l’apartheid, molti giovani hanno soggiornato a lungo a Taizé. Abbiamo previsto un pomeriggio di scambi, riflessione e un momento per parlare dell’incontro di Kigali, ed infine una preghiera verso le ore 20.00. All’inizio non c’erano che solo due persone, Benedict e Thabo, poi poco a poco sono arrivati altri giovani da Soweto e dai sobborghi, Orange Farm. Verso le 17.00 eravamo una trentina. Don Ben è felicissimo. Clifford, che è originario di Soweto, oggi francescano, si alza per proporre che sia scritto un articolo da pubblicare sul giornale diocesano, e fissare da quel momento un incontro per la preparazione di Kigali. È stata scelta la date del 23 ottobre.
Un fratello della comunità è andato in Irlanda tra settembre e ottobre. Condivide alcune impressioni: L’ospitalità e la generosità degli irlandesi sono famose, ma hanno continuato a stupirmi per ciascuna tappa del mio viaggio. Sempre e di nuovo ho incontrato persone felici di poter donare il loro tempo e tutto ciò che hanno per gli altri, che siano degli alunni di una scuola a East Belfast che raccolgono dei fondi per le vittime della carestia nel Corno d’Africa, o agenti pastorali nella contea di Clare che accompagnano i giovani, degli studenti a Galway che lavorano per un servizio telefonico d’urgenza per i bambini a rischio o ancora delle persone impegnate nel ministero e nel servizio dei sordomuti a Dublino.
“Buongiorno, mi chiamo Inga Kreusch. Sono molto felice di poter prendere parte alla preparazione del 34° incontro europeo. Questo blog sarà, mi auguro, l’occasione per condividere con voi ciò che succede nel centro di preparazione, nelle parrocchie, e nelle chiese qui a Berlino. È passato quasi un mese da quando i primi membri dell’equipe di preparazione sono arrivati a Berlino e sono già iniziate molte cose... Dopo la preghiera di mezzogiorno, mi sono recata al centro di preparazione, situato in vecchio immobile usato precendentemente come prigione e che sarà demolito l’anno prossimo. Molte mani generose durante le ultime settimane l’hanno trasformato in un bel luogo. Per il pranzo, c’erano anche altri invitati, tra loro anche due Piccole Sorelle di Gesù. Dopo il pranzo ci hanno parlato della loro vita qui a Berlino, dedicato soprattutto ai bambini abbandonati e di strada...”
L’incontro europeo di Berlino avrà luogo dal 28 dicembre al 1°gennaio 2012.
Dal 1988, Taizé ha fatto pervenire diverse volte un aiuto umanitario in Corea del Nord, nei momenti in cui quel paese ha sperimentato la penuria alimentare. Quest’anno a tre riprese, Taizé ha inviato attraverso l’Operazione Speranza 260 tonnellate di farina e 120 tonnellate di pasta. Il tutto è stato distribuito tra i più poveri della regione di Siniju, Ryongchon, Yomju e Gesong. All’inizio dell’anno prossimo vorremmo inviare del materiale medico di prima necessità e alcune medicine. Coloro che parteciperanno all’incontro europeo di Berlino potrebbero portare con sè questi beni per poi lasciarli all’accoglienza una volta arrivati? La comunità coprirà le spese per l’invio in Corea del Nord e la distribuzione agli ospedali e farmacie di provincia (nelle regioni rurali). Questo materiale deve essere ovviamente in buono stato.
Spirito Santo, ci dai la possibilità di attraversare il deserto del cuore, Attraverso il tuo perdono “tu dissipi le nostre colpe come I primi raggi del sole mattutino”. In questo troviamo la libertà cristiana, e lo stupore di un amore.