TAIZÉ

La Lettera da Taizé

Oltrepassare muri di separazione

 
La Lettera da Taizé è pubblicata quattro volte all’anno. In questa pagina pubblichiamo i testi sul tema dell’ultimo numero pubblicato, Oltrepassare muri di separazione, ognuno di essi sono testimonianze che commentano un estratto della Lettera 2012 – Verso una nuova solidarietà.
Katharina (Germania)

Nata a Berlino Est nel 1964, vale a dire tre anni dopo la costruzione del muro, sono cresciuto con lui. Per me era sempre lì – era normale. Quando andavo da mia nonna con la metropolitana, una parte della linea era sulla striscia di confine. C’erano pareti su entrambi i lati: a sinistra il muro verso est, le strade e le finestre inferiori delle case erano murate; sulla parete destra, a ovest, il muro era così alto che si vedevano solo alcuni edifici in lontananza. Non eravamo separati solo da Berlino Ovest, ma dall’Europa occidentale e dal resto del mondo.

Nel maggio del 1989, mi successe qualcosa di inaspettato: potevo andare al “Kirchentag” della chiesa protestante, che si teneva a Berlino Ovest, con una delegazione ufficiale. Amici di Taizé avevano reso possibile tutto questo. Quella settimana in Occidente è stata per me un momento molto forte. Ciò che mi ha sconvolto di più è che la vita a Berlino Ovest non era poi così diversa dalla mia. La gente viveva abbastanza normalmente, con le loro preoccupazioni e le loro gioie.

La caduta del muro è stata un miracolo per me, qualcosa che si è verificato in modo del tutto inatteso. Se qualcuno me lo avesse raccontato la sera prima, io non ci avrei creduto. Dopo la caduta del muro, la mia vita è profondamente cambiata: adesso era possibile studiare. Sono stato fortunata, perché, a differenza di molti altri, non era ancora troppo tardi per me raggiungere gli obiettivi professionali che avevo scelto.

Ultimo aggiornamento: 24 febbraio 2012

In questo documento troverai le testimonianze dei giovani pubblicate nella Lettera da Taizé, senza l’impaginazione.

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