TAIZÉ

Insieme a Torino

 
Quest’articolo è stato scritto dai giovani che hanno partecipato aprile scorso al giorno d’incontro a Torino.


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A Torino il 21 aprile 2018 abbiamo vissuto una tappa del pellegrinaggio di fiducia.

“Servire nella gioia” è stato il tema dell’incontro ed intorno ad esso abbiamo meditato, grazie alle preghiere e alle riflessioni offerte dai tre fratelli di Taizé che erano presenti.
Il clima della giornata e anche quello delle settimane di preparazione, grazie alla generosa disponibilità di tante persone, è stato caratterizzato anch’esso dalla gioia del servizio, con lo stile proprio degli incontri di Taizé: semplicità, accoglienza, misericordia.

Dalle 10,30 e per tutta la mattinata sono state accolte circa 600 persone: giovani, famiglie, adulti. La preghiera delle ore 12, con la presenza del arcivescovo Cesare Nosiglia, ha formalmente aperto la giornata. Hanno seguito gli incontri per età: giovanissimi, giovani e adulti in diversi luoghi hanno potuto ascoltare le riflessioni e gli interrogativi posti dai frère Rodrigo, Xavier e John e poi condividere in piccoli gruppi le loro esperienze.

Più tardi si è potuto partecipare ad uno degli undici workshop che hanno permesso di conoscere alcune realtà torinesi, “segni di speranza” seminati nella città: percorsi artistico-culturali e musicali, esperienze di accoglienza degli immigrati, di vicinanza agli ammalati, di riflessione su tematiche spirituali e infine per i più piccoli uno spettacolo di magia.

Alle 19 la cena, nella splendida cornice del cortile della facoltà teologica, ha permesso una scambio informale e fraterno sulle varie esperienze vissute nel pomeriggio.

Infine c’è stata la preghiera delle 21 in cattedrale in presenza dell’arcivescovo Nosiglia, padre Gheorghe Vasilescu, parroco ortodosso romeno, ed Eugenia Ferreri, presidente della commissione evangelica per l’ecumenismo. Essendo un sabato del tempo pasquale, si è pregato con la liturgia della luce e poi l’adorazione dell’icona di Cristo Sposo, fatta scrivere dalla diocesi di Torino in occasione del sinodo dei giovani.

Per noi è stata una giornata forte e indimenticabile in cui con i fratelli ci siamo rafforzati e incoraggiati gli uni gli altri nel proseguire il nostro cammino.

Concludiamo con alcune parole della meditazione di frere John per la preghiera della sera:

Perché siamo qua stasera? E perché siamo venuti da città e parrocchie diverse per passare un giorno di preghiera e di ricerca insieme? Siamo convinti che, nonostante la nostra dimenticanza permanente della Fonte della vita, nonostante questo, Dio non ci dimentica e non ci abbandona mai. Lui continua a venire verso di noi nel suo passaggio pasquale per aprire un cammino di speranza, per rendere possibile nuovi rapporti fra gli esseri umani.
 
È questo credere nella resurrezione.
 
In questo sabato santo della nostra storia, Gesù è con noi, ci prende per mano e ci offre una gioia che non svanisce mai. Ma dobbiamo riconoscere questo Cristo nei nostri fratelli e sorelle, soprattutto nei più bisognosi, perché è soltanto insieme, come Chiesa, corpo di Cristo, che possiamo rendere visibile un mondo nuovo che spunta. È questo che abbiamo voluto fare oggi, nella preghiera e nella condivisione: dare visibilità ad una nuova maniera di essere uomini e donne, nuova ma vecchia di duemila anni, perché nata con il dono della vita di Gesù sulla croce illuminata dalla sua risurrezione. È questo che ci rende capaci di servire nella gioia.

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Ultimo aggiornamento: 1 giugno 2018

Note

[1Immagini: (C) Ph. Andrea Pellegrini / La Voce e Il Tempo