Violazione dei limiti e violenza sessuale - Una definizione e una linea guida per l’Incontro Europeo Taizé-Rostock
La fiducia e la costruzione di relazioni strette sono elementi indispensabili del nostro lavoro. È ancora più importante affrontare le questioni della violazione dei confini e della violenza sessuale in modo appropriato e ponderato. Non esiste una definizione comune di violenza sessuale. Include, tra l’altro, le violazioni dei limiti sessuali, la violenza sessuale e le forme di abuso sessuale che sono soggette al diritto penale.
Le violazioni dei limiti possono includere comportamenti inappropriati una tantum o occasionali (ad esempio, il mancato rispetto delle distanze personali o fisiche, abbracci indesiderati, commenti sprezzanti).
Il metro di valutazione di tali azioni è, oltre a criteri oggettivi (come il rispetto del codice di condotta), l’esperienza soggettiva delle persone coinvolte. Le violazioni involontarie dei limiti possono essere corrette nell’interazione quotidiana. Ciò richiede un’adeguata comprensione del rapporto tra vicinanza e distanza e regole chiare. In tali circostanze, si crea un clima in cui i comportamenti che violano i limiti si possono definire apertamente e tali atti possono essere evitati in futuro.
La violenza sessuale descrive qualsiasi comportamento che viola intenzionalmente l’autodeterminazione sessuale di un’altra persona senza il suo consenso o la sua capacità di acconsentire. Gli autori ignorano deliberatamente le nostre linee guida e le norme sociali, sfruttano deliberatamente l’opacità delle strutture, la riservatezza delle relazioni (ad esempio nel contesto della consulenza o del lavoro con bambini e giovani), la dipendenza e le relazioni di potere. Non tengono conto della resistenza delle persone interessate a soddisfare i propri bisogni.
Oltre alla violenza sessuale, esistono molte altre forme di violenza, come la violenza fisica e psicologica e l’abuso spirituale attraverso la manipolazione. Tutte le informazioni e le segnalazioni ricevute saranno esaminate.
In ognuna delle fasi in cui è necessario intervenire, la persona colpita dalla violenza ha la priorità, anche per quanto riguarda i suoi diritti personali.
Testo elaborato insieme alla Fachstelle Prävention der Evangelischen Kirche (Ufficio di prevenzione della Chiesa protestante).)