TAIZÉ

Di cosa stiamo parlando?

 

Di cosa parliamo quando diciamo "violenza sessuale", "abuso spirituale", "abuso emotivo"?

La violenza sessuale può coprire un’ampia gamma di atti, definiti dalla legge, per i quali non è stato dato il pieno consenso da parte di una delle parti.

L’abuso spirituale si verifica quando viene negata la libertà di credere e di agire in modo indipendente. Un rapporto di fiducia viene sfruttato per soddisfare i desideri di una delle parti.

L’abuso emotivo è un modello di comportamento psicologico distruttivo mostrato da una persona in posizione di potere, autorità o fiducia. Comporta un attacco continuo all’autostima di una persona, che può assumere la forma di trascuratezza, critiche e paragoni costanti e privazione dell’affetto. Chi abusa non rispetta l’integrità psicologica, emotiva, spirituale o fisica degli altri.


Cosa incoraggia l’abuso e la trasgressione?

Una relazione asimmetrica tra le persone, comprese le relazioni di dipendenza e di potere..

Strutture opache: in cui i diritti e i doveri non sono definiti.

La priorità data alla tutela della reputazione di un’istituzione o di un individuo.

La legge del silenzio imposta dall’aggressore e/o dall’istituzione.


Cosa significa "rispettare il consenso"?

Significa essere consapevoli dei bisogni e dei desideri degli altri e rispondere ad essi con attenzione.

Ciò presuppone un accordo verbale e non verbale (in alcune situazioni anche scritto).

Non dire nulla, o non dire di no, non significa che il consenso sia assicurato; la questione non è se una persona dice "no", ma piuttosto se dice "sì".

Il consenso dato una volta può cambiare e deve quindi essere sempre richiesto di nuovo. È possibile dire sì e poi cambiare idea. Una persona può ritirare il proprio consenso in qualsiasi momento. In questo caso, ogni forma di attività deve essere interrotta.

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