19 febbraio 2008
Nella Lettera da Cochabamba, una nota rimanda a queste parole di sant’Ireneo: «A causa del suo amore infinito, Cristo è divenuto ciò che noi siamo, per fare pienamente di noi ciò che è lui».
Siccome ci permette di toccare con mano il mondo dei primissimi cristiani, la figura d’Ireneo esercita oggi un certo fascino. È nato e cresciuto nel secondo secolo nella città di Smirne, sulla costa occidentale dell’attuale Turchia, dove sentì predicare il vecchio vescovo Policarpo, discepolo dell’apostolo Giovanni. Lo stesso Ireneo diventerà più tardi il secondo (...)
26 giugno 2007
Frère Roger ha scritto queste righe in omaggio a Madre Teresa in occasione della sua beatificazione nel 2003.Viviamo in un mondo dove coabitano la luce e le tenebre. Con la sua vita, Madre Teresa invitava a scegliere la luce. È così che ha aperto un cammino di santità per molti altri. Madre Teresa ha reso accessibile quella parola che, quattro secoli dopo Cristo, scriveva sant’Agostino: «Ama e dillo con la tua vita». È innanzitutto quando è vissuta come fiducia in Dio che essa diventa credibile e si comunica.
Mi è stato fatto dono d’intrattenermi (...)
26 giugno 2007
La Lettera da Calcutta alla pagina 3 cita un testo di San Giovanni Crisostomo, che ricorda il legame inalienabile tra l’Eucaristia e la solidarietà con i più miseri:
«Vuoi onorare il corpo del Salvatore? Colui che ha detto: Questo è il mio corpo, ha detto anche: Mi avete visto affamato e non mi avete dato da mangiare. Ciò che non avete fatto ad uno dei più umili, lo avete rifiutato a me! Onora dunque il cristo condividendo i tuoi beni con i poveri» (Omelia 50 su Matteo).
Chi era dunque colui che l’Oriente cristiano ha soprannominato «bocca d’oro» (...)
9 maggio 2009
Chi era quest’uomo che ha influenzato così profondamente il pensiero dell’Occidente? Per gli uni ha parlato in una maniera insuperabile della grazia, dell’amore di Dio. Per altri è colpevole di una visione pessimista dell’essere umano che sarebbe più segnato dal peccato che dall’amore di Dio. Nel corso della storia, le correnti più diverse di teologia si sono appellate a lui, dando talvolta luogo ad aspre polemiche.
Ma ciò che è sempre affascinante, è il suo cammino verso la fede. Descrivendolo nelle sue Confessioni, ha aiutato una moltitudine di (...)
26 giugno 2007
Dietrich Bonhoeffer, giovane pastore simbolo della resistenza tedesca contro il nazismo, conta tra coloro che possono sostenerci sul nostro cammino di fede. Lui che, nelle ore più oscure del XX secolo, ha dato la sua vita fino al martirio, scriveva in prigione queste parole che ormai cantiamo a Taizé: «Dio, raccogli i miei pensieri verso di te. Presso di te la luce, tu non mi dimentichi. Presso di te l’aiuto, presso di te la pazienza. Non capisco le tue vie, ma tu conosci il cammino per me».
Ciò che colpisce in Bonhoeffer è la sua somiglianza (...)
11 ottobre 2008
In diverse riprese, frère Roger ha tentato di spiegare la sua visione dell’unità cristiana. Nell’Invito alla riconciliazione dei cristiani, frère Alois cita queste parole del fondatore di Taizé:
Segnato dalla testimonianza di vita di mia nonna, seguendola ho trovato la mia propria identità di cristiano riconciliando in me stesso la fede delle mie origini con il Mistero della fede cattolica senza rottura di comunione con nessuno.Il cammino di frère Roger parte da una riconciliazione interiore. Gesù ha proclamato ed espresso con la sua vita l’amore (...)
2 luglio 2008
Se, 600 anni avanti Cristo, avessi incontrato Geremia nelle vie di Gerusalemme, quale impressione mi avrebbe fatto? Certo, il libro che porta il suo nome è in certi momenti indigesto: troppi annunci di sventura. Ma guardando bene il suo volto non avrei forse scoperto un uomo aperto, sensibile, chiaroveggente, che osava esprimere la sua opinione, ma che era anche umile, vedi tenero, capace di commuoversi invocando l’amore di Dio? Un giorno l’avrei visto attraversare la città con un giogo sulle spalle (cap. 27) e sarei rimasto scosso.
La domanda (...)
6 ottobre 2007
La Lettera da Calcutta cita a pagina 4 questo testo di Doroteo di Gaza:
«Immaginate che il mondo sia un cerchio, che al centro sia Dio, e che i raggi siano le differenti maniere di vivere degli uomini. Quando coloro che, desiderando avvicinarsi a Dio, camminano verso il centro del cerchio, essi si avvicinano anche gli uni agli altri oltre che verso Dio. Più si avvicinano a Dio, più si avvicinano gli uni agli altri. E più si avvicinano gli uni agli altri, più si avvicinano a Dio» (Istruzioni VI).
Di famiglia agiata, molto colto, appassionato (...)
16 febbraio 2009
Come descrivere un uomo che è rimasto completamente anonimo? I capitoli da 40 a 55 del libro d’Isaia costituiscono una piccola raccolta di testi profetici che formano una netta unità letteraria, ma il cui autore si è cancellato dietro il suo messaggio. Non si sa né il suo nome né il posto da dove parla. Si sa solamente che il suo messaggio si situa attorno al 538 prima di Cristo, l’anno in cui Ciro, re dei Persiani, ha permesso agli Ebrei esiliati a Babilonia di ritornare al loro paese. Il nome di «Secondo Isaia» gli è stato dato perché il suo (...)