Fin dall’infanzia, la comunità ebraica e la vita ebraica sono state al centro del mio mondo. Come rabbino, il mio compito è quello di contribuire a facilitare la connessione continua tra gli ebrei, la loro tradizione e il loro patrimonio culturale, attraverso la preghiera, lo studio e la giustizia sociale.
Ho vissuto in Israele per oltre metà della mia vita, servendo nell’esercito israeliano, votando alle elezioni, crescendo i figli, sperando di contribuire alla società israeliana offrendo un tipo di ebraismo liberal-progressista, che cerca di includere gli altri, compresi i non ebrei, invece di allontanare chi ha una mentalità e una pratica diversa. Amo il popolo di Israele e amo la terra di Israele.
Dedicando gli ultimi 15 anni alla diaspora ebraica, ho cercato di diffondere lo stesso messaggio di apprezzamento per il nostro patrimonio e stile di vita ebraico, continuando a promuovere un messaggio di inclusione e dialogo interreligioso. Amo il popolo ebraico ovunque si trovi su questa terra.
Ma sono anche a favore della giustizia, dei diritti umani e della pace. Quindi, se da un lato sto dalla parte di Israele, dall’altro sto dalla parte del popolo di Gaza e della Palestina, così come sto dalla parte di tutti gli spettatori innocenti delle guerre nel mondo.
Non è facile sostenere queste verità multiple, e a volte opposte, tutte insieme. Ma è qualcosa che sento di dover fare.