4 dicembre | Frère Matthew ha assunto l’incarico di priore
Tra i rappresentanti delle Chiese, a cinque di loro è stato chiesto di recitare una preghiera per l’insediamento di frère Matthew come "servitore della comunione": il vescovo Benoît Rivière di Autun, Chalon e Mâcon, il metropolita Maximos del Patriarcato ecumenico di Ginevra, i vescovi anglicani Olivia Graham di Reading e Smitha Prasadam di Huddersfield e il pastore Laurent Schlumberger, ex presidente della Chiesa protestante unita di Francia. Tra gli altri partecipanti, il pastore Christian Krieger, presidente della Federazione protestante francese, e il vescovo luterano di Riga, Rinalds Grants.
Video della preghiera
È possibile rivedere la celebrazione nel replay della trasmissione video in diretta:
10 marzo | Frère Alois ricevuto in udienza da Papa Francesco
Il prossimo passo nella preparazione di questo evento ecumenico senza precedenti, che già coinvolge una sessantina di partner di varie confessioni, si svolgerà dal 12 al 15 marzo a Roma. Annunciando l’evento il 15 gennaio, Papa Francesco ha invitato "i fratelli e le sorelle di tutte le confessioni cristiane a partecipare a questo ’raduno del popolo di Dio’" (testo completo su https://www.taize.fr/ it_article354...).
Prima di arrivare a Roma, lunedì 6 marzo a Gineva frère Alois ha incontrato il Segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese, il pastore Jerry Pillay, e il Segretario generale della Federazione luterana mondiale, la pastora Anne Burghardt. Era accompagnato da una sessantina di giovani che attualmente volontari a Taizé.
Questo venerdì sera, 12 marzo, frère Alois interverrà a Francoforte alla quinta e ultima assemblea del Cammino Sinodale in Germania, per una meditazione che gli darà l’opportunità di sottolineare la dimensione spirituale del processo sinodale.
Contatto stampa
Per maggiori informazioni sull’evento Together scrivete a mediatogether2023.net. Per maggiori informazioni sulla Comunità di Taizé scrivete a mediataize.fr.
Photo (C) Vatican Media
21 febbraio | Consiglio della Comunità: Preghiera di frère Alois
Dio eterno, lode a te! Tu ci chiami a seguire Cristo Gesù. E vuoi che, attraverso la nostra vita fraterna, siamo una parabola di quella comunione che Cristo ha portato a tutta l’umanità.
Ti affidiamo tutte le cose di cui abbiamo parlato negli ultimi giorni - la benevolenza così essenziale per la nostra vita comune, la corresponsabilità e la cooperazione tra di noi, la nostra volontà di allargare le nostre amicizie per contribuire alla ricerca di un nuovo volto della Chiesa. Ti preghiamo di darci cuori disponibili a far fruttare queste conversazioni.
Ti ringraziamo per i nostri fratelli nelle fraternità che vivono la presenza del Vangelo nelle situazioni più diverse. Mostraci come le nostre fraternità possono evolvere in un mondo che cambia e secondo i cambiamenti che la nostra comunità sta vivendo.
Insegnaci ad ascoltare ancora meglio il sussurro del tuo Spirito Santo, in noi e nella nostra vita comune. Accresci in noi la fede nella Sua presenza e nella Sua forza che ravviva sempre la nostra vocazione. Egli è la fonte che non si prosciuga mai. Aiutaci ad attingere da questa fonte le decisioni coraggiose che permetteranno di rinnovare sempre il patrimonio della nostra comunità, nel desiderio di realizzare una creazione comune sostenuta da tutti i fratelli.
Il tuo Spirito Santo ci porta ad ascoltarci di più gli uni gli altri. Ci hai dato l’opportunità di sperimentarlo in questi giorni di Consiglio. Nell’ascolto reciproco ci dai nuove intuizioni e il coraggio di metterle in pratica.
Ti affidiamo tutto ciò che vivremo quest’anno in comunità, nella fiducia che tu ci guiderai in futuro come hai fatto finora. Conservaci nella gioia e in uno spirito di gratuità.
Ti affidiamo tutta la Chiesa, il progetto "Together - Raduno del Popolo di Dio", i viaggi dei fratelli per raggiungere i giovani nei diversi continenti, gli incontri a Taizé, Lubiana e altrove, così come le iniziative pastorali che i nostri fratelli intraprenderanno nelle fraternità.
E ti affidiamo ardentemente tutti coloro che portano gravi ferite, le vittime della guerra, in Ucraina e altrove, le vittime di aggressioni sessuali e di abusi spirituali, i migranti, coloro che soffrono per il cambiamento climatico, i malati e tutti coloro che sono dimenticati nelle nostre società.
Dio dell’amore, in Cristo ci dai una speranza viva. Concedici di esserne fedeli testimoni.
Per vedere la preghiera della sera in video:
13 gennaio | Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani si svolgerà, come ogni anno, dal 18 al 25 gennaio. Tutti gli amici della regione sono invitati a venire a Taizé mercoledì 18 gennaio alle 18.00 per la preghiera, seguita da un rinfresco.
Prima di questo momento, a partire dalle 17.15 nella stanza 15, due fratelli proporranno un incontro per tutti coloro che desiderano saperne di più sull’incontro del Popolo di Dio, "Together", che si sta preparando. I dettagli saranno resi noti durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
NB: la preghiera della sera del 18 gennaio avrà luogo alle 18:00 e non alle 20:30 come di consueto.
A Taizé, la morte del Papa emerito Benedetto XVI tocca i nostri cuori perché la nostra comunità era in contatto con lui da oltre mezzo secolo. Infatti Joseph Ratzinger e frère Roger si erano già conosciuti al Concilio Vaticano II dove uno era esperto e l’altro osservatore.
Io stesso ricordo d’aver alloggiato con frère Roger dal teologo divenuto Arcivescovo di Monaco durante un incontro di giovani che avevamo preparato in questa città. Ci aveva accolti calorosamente nella sua casa.
In seguito, quando frère Roger si recava ogni anno a Roma per incontrare Papa Giovanni Paolo II, si recava spesso anche dal Cardinale Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, per avere con lui uno scambio approfondito.
L’ultima lettera scritta da frère Roger tre giorni prima di essere assassinato era indirizzata al nuovo Papa Benedetto XVI per dirgli che la sua età avanzata non gli permetteva di andare alle Giornate Mondiali dei Giovani di Colonia, ma che appena possibile sarebbe andato a salutarlo a Roma. Il Papa aveva tra le mani questa lettera durante l’udienza generale di mercoledì dove annunciava con tristezza la tragica morte del fondatore della nostra comunità. Aveva una grande stima di frère Roger, scriverà cinque anni dopo la sua morte: “Che la sua testimonianza di un ecumenismo di santità ci ispiri nel nostro cammino verso l’unità”.
Da parte mia, sono molto grato per l’accoglienza che Benedetto XVI mi ha riservato quando sono andato a incontrarlo, a pochi mesi dall’inizio del mio nuovo ministero di priore della nostra comunità. Nello stesso anno 2005 sono morti Giovanni Paolo II e frère Roger. Come sarebbero proseguiti i rapporti della nostra comunità con il papa? Fin dalla prima udienza ho capito che la sua fiducia in noi era acquisita e che potevo andare a trovarlo ogni anno. Mi aveva detto: “A Taizé ci sono i canti e il silenzio, voi andate all’essenziale con i giovani, verso una relazione personale con Dio”. Era importante per lui e anche per noi.
Il nostro rapporto con lui è culminato nella preghiera che abbiamo celebrato in sua presenza il 29 dicembre 2012, durante il nostro incontro europeo dei giovani a Roma. Alle migliaia di giovani convenuti in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha dichiarato in particolare: “Vi assicuro l’irrevocabile impegno della Chiesa cattolica a continuare la ricerca di vie di riconciliazione per realizzare l’unità visibile dei cristiani”.
Poche settimane dopo si è dimesso e allora l’anno successivo ho voluto andare a trovarlo nella sua abitazione per ringraziarlo per l’immancabile sostegno che aveva sempre dato alla nostra comunità nella sua vocazione.
Photo: (C) Servizio Fotografico dell’Osservatore Romano | Vatican Media