TAIZÉ

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Consiglio di comunità | Preghiera di frère Matthew

Come ogni anno, questa settimana i fratelli hanno tenuto il loro consiglio di comunità.
Domenica sera, una preghiera comune ha concluso il consiglio con il segno dell’offerta della propria vita con cui i fratelli ricordano il giorno del loro impegno. Prima, frère Matthew ha recitato la seguente preghiera.


Preghiera conclusiva

Dio fedele, sia lode a te.

Ti ringraziamo per averci chiamato a camminare insieme come fratelli nella nostra comunità, con le nostre povertà ma anche pieni di gioia per la diversità dei nostri doni, delle nostre origini ed eredità.

Ti ringraziamo per aver vegliato su di noi in questo periodo di transizione della nostra vita comune.

Questa sera ti ringraziamo in particolare per questa settimana di silenzio, preghiera e riflessione in consiglio che ci hai donato di vivere.

Ti ringraziamo per le vite dei nostri fratelli Pierre-Yves, Pascal e Marc, che si sono uniti a te nella luce dell’eternità. Ti ringraziamo per i nuovi fratelli che si sono uniti a noi quest’anno e per i fratelli che si sono impegnati per tutta la vita. Ti affidiamo tutti i nostri fratelli, ovunque si trovino nel loro cammino. Sii il nostro sostegno sicuro.

Ovunque siamo, a Taizé o altrove, manda il tuo Spirito Santo su ciascuno di noi per riaccendere sempre più la passione per l’unità, una convinzione interiore alimentata dalla preghiera di Gesù per i suoi amici: che siano una cosa sola perché il mondo creda.

Aiutaci a comprendere la chiamata che ci rivolgi oggi e ad essere testimoni di unità nella nostra vita comune, nella comunione del Corpo di Cristo che è la Chiesa, e nella Creazione ferita, di cui le fratture dell’umanità sono parte.

Concedi a ciascuno di noi di trovare il giusto equilibrio nella propria vita e di sostenerci a vicenda nell’amore fraterno.

Donaci di seguire sempre il cammino dei piccoli, di seguire Gesù che ci precede giorno dopo giorno per camminare insieme a lui.

Benedetto sei tu, Dio fedele, fonte di vita.


Video in diretta della preghiera

Frère Matthew ha assunto l’incarico di priore

La Comunità di Taizé ha un nuovo priore! Sabato 2 dicembre, frère Alois ha ceduto il suo incarico a frère Matthew, alla presenza di rappresentanti di varie Chiese e di molti amici della Comunità, oltre che dei giovani attualmente a Taizé.

Tra i rappresentanti delle Chiese, a cinque di loro è stato chiesto di recitare una preghiera per l’insediamento di frère Matthew come "servitore della comunione": il vescovo Benoît Rivière di Autun, Chalon e Mâcon, il metropolita Maximos del Patriarcato ecumenico di Ginevra, i vescovi anglicani Olivia Graham di Reading e Smitha Prasadam di Huddersfield e il pastore Laurent Schlumberger, ex presidente della Chiesa protestante unita di Francia. Tra gli altri partecipanti, il pastore Christian Krieger, presidente della Federazione protestante francese, e il vescovo luterano di Riga, Rinalds Grants.

Video della preghiera

È possibile rivedere la celebrazione nel replay della trasmissione video in diretta:


Alcune foto dei momenti chiave

Foto: Tamino Petelinsek

Per le foto ad alta risoluzione, scrivere a questo indirizzo.

Frère Alois ricevuto in udienza da Papa Francesco

A pochi giorni dal decimo anniversario del suo pontificato, Papa Francesco ha ricevuto frère Alois in udienza privata giovedì mattina, 9 marzo, nel Palazzo Apostolico. Hanno parlato in particolare della preparazione dell’evento "Together | Raduno del popolo di Dio" che si terrà il 30 settembre a Roma, alla vigilia dell’assemblea sinodale della Chiesa cattolica.

Il prossimo passo nella preparazione di questo evento ecumenico senza precedenti, che già coinvolge una sessantina di partner di varie confessioni, si svolgerà dal 12 al 15 marzo a Roma. Annunciando l’evento il 15 gennaio, Papa Francesco ha invitato "i fratelli e le sorelle di tutte le confessioni cristiane a partecipare a questo ’raduno del popolo di Dio’" (testo completo su https://www.taize.fr/ it_article354...).

Prima di arrivare a Roma, lunedì 6 marzo a Gineva frère Alois ha incontrato il Segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese, il pastore Jerry Pillay, e il Segretario generale della Federazione luterana mondiale, la pastora Anne Burghardt. Era accompagnato da una sessantina di giovani che attualmente volontari a Taizé.

Questo venerdì sera, 12 marzo, frère Alois interverrà a Francoforte alla quinta e ultima assemblea del Cammino Sinodale in Germania, per una meditazione che gli darà l’opportunità di sottolineare la dimensione spirituale del processo sinodale.

Contatto stampa

Per maggiori informazioni sull’evento Together scrivete a media together2023.net.
Per maggiori informazioni sulla Comunità di Taizé scrivete a media taize.fr.


Photo (C) Vatican Media

Consiglio della Comunità: Preghiera di frère Alois

Dal 30 gennaio al 4 febbraio, i fratelli hanno tenuto il loro Consiglio comunitario annuale a Taizé. Ecco la preghiera conclusiva che frère Alois ha pronunciato la sera di sabato 4 febbraio.

Dio eterno, lode a te! Tu ci chiami a seguire Cristo Gesù. E vuoi che, attraverso la nostra vita fraterna, siamo una parabola di quella comunione che Cristo ha portato a tutta l’umanità.

Ti affidiamo tutte le cose di cui abbiamo parlato negli ultimi giorni - la benevolenza
così essenziale per la nostra vita comune, la corresponsabilità e la cooperazione tra di noi, la nostra volontà di allargare le nostre amicizie per contribuire alla ricerca di un nuovo volto della Chiesa. Ti preghiamo di darci cuori disponibili a far fruttare queste conversazioni.

Ti ringraziamo per i nostri fratelli nelle fraternità che vivono la presenza del Vangelo nelle situazioni più diverse. Mostraci come le nostre fraternità possono evolvere in un mondo che cambia e secondo i cambiamenti che la nostra comunità sta vivendo.

Insegnaci ad ascoltare ancora meglio il sussurro del tuo Spirito Santo, in noi e nella nostra vita comune. Accresci in noi la fede nella Sua presenza e nella Sua forza che ravviva sempre la nostra vocazione. Egli è la fonte che non si prosciuga mai. Aiutaci ad attingere da questa fonte le decisioni coraggiose che permetteranno di rinnovare sempre il patrimonio della nostra comunità, nel desiderio di realizzare una creazione comune sostenuta da tutti i fratelli.

Il tuo Spirito Santo ci porta ad ascoltarci di più gli uni gli altri. Ci hai dato l’opportunità di sperimentarlo in questi giorni di Consiglio. Nell’ascolto reciproco ci dai nuove intuizioni e il coraggio di metterle in pratica.

Ti affidiamo tutto ciò che vivremo quest’anno in comunità, nella fiducia che tu ci guiderai in futuro come hai fatto finora. Conservaci nella gioia e in uno spirito di gratuità.

Ti affidiamo tutta la Chiesa, il progetto "Together - Raduno del Popolo di Dio", i viaggi dei fratelli per raggiungere i giovani nei diversi continenti, gli incontri a Taizé, Lubiana e altrove, così come le iniziative pastorali che i nostri fratelli intraprenderanno nelle fraternità.

E ti affidiamo ardentemente tutti coloro che portano gravi ferite, le vittime della guerra, in Ucraina e altrove, le vittime di aggressioni sessuali e di abusi spirituali, i migranti, coloro che soffrono per il cambiamento climatico, i malati e tutti coloro che sono dimenticati nelle nostre società.

Dio dell’amore, in Cristo ci dai una speranza viva. Concedici di esserne fedeli testimoni.


Per vedere la preghiera della sera in video:

Morte del Papa emerito Benedetto XVI

Il 31 dicembre 2022, la notizia dell’ingresso nella vita dell’eternità del Papa emerito Benedetto ha raggiunto i fratelli e i partecipanti all’incontro europeo di Rostock. Frère Alois ha pronunciato alcune parole di omaggio all’inizio della preghiera e ha invitato tutti i presenti a un momento di meditazione. Egli evoca qui alcuni ricordi legati al suo rapporto con Taizé.
A Taizé, la morte del Papa emerito Benedetto XVI tocca i nostri cuori perché la nostra comunità era in contatto con lui da oltre mezzo secolo. Infatti Joseph Ratzinger e frère Roger si erano già conosciuti al Concilio Vaticano II dove uno era esperto e l’altro osservatore.
 
Io stesso ricordo d’aver alloggiato con frère Roger dal teologo divenuto Arcivescovo di Monaco durante un incontro di giovani che avevamo preparato in questa città. Ci aveva accolti calorosamente nella sua casa.
 
In seguito, quando frère Roger si recava ogni anno a Roma per incontrare Papa Giovanni Paolo II, si recava spesso anche dal Cardinale Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, per avere con lui uno scambio approfondito.
 
L’ultima lettera scritta da frère Roger tre giorni prima di essere assassinato era indirizzata al nuovo Papa Benedetto XVI per dirgli che la sua età avanzata non gli permetteva di andare alle Giornate Mondiali dei Giovani di Colonia, ma che appena possibile sarebbe andato a salutarlo a Roma. Il Papa aveva tra le mani questa lettera durante l’udienza generale di mercoledì dove annunciava con tristezza la tragica morte del fondatore della nostra comunità. Aveva una grande stima di frère Roger, scriverà cinque anni dopo la sua morte: “Che la sua testimonianza di un ecumenismo di santità ci ispiri nel nostro cammino verso l’unità”.
 
Da parte mia, sono molto grato per l’accoglienza che Benedetto XVI mi ha riservato quando sono andato a incontrarlo, a pochi mesi dall’inizio del mio nuovo ministero di priore della nostra comunità. Nello stesso anno 2005 sono morti Giovanni Paolo II e frère Roger. Come sarebbero proseguiti i rapporti della nostra comunità con il papa? Fin dalla prima udienza ho capito che la sua fiducia in noi era acquisita e che potevo andare a trovarlo ogni anno. Mi aveva detto: “A Taizé ci sono i canti e il silenzio, voi andate all’essenziale con i giovani, verso una relazione personale con Dio”. Era importante per lui e anche per noi.
 
Il nostro rapporto con lui è culminato nella preghiera che abbiamo celebrato in sua presenza il 29 dicembre 2012, durante il nostro incontro europeo dei giovani a Roma. Alle migliaia di giovani convenuti in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha dichiarato in particolare: “Vi assicuro l’irrevocabile impegno della Chiesa cattolica a continuare la ricerca di vie di riconciliazione per realizzare l’unità visibile dei cristiani”.
 
Poche settimane dopo si è dimesso e allora l’anno successivo ho voluto andare a trovarlo nella sua abitazione per ringraziarlo per l’immancabile sostegno che aveva sempre dato alla nostra comunità nella sua vocazione.


Photo: (C) Servizio Fotografico dell’Osservatore Romano | Vatican Media